ARTE E CULTURA

Come sarebbe il mondo se la ruota non fosse stata inventata?

Avete mai provato ad immaginare un mondo senza la ruota? Questa invenzione non è sempre esistita nella storia dell'umanità, ma gli uomini erano comunque stati in grado di colonizzare l'intero mondo. Tuttavia, spesso si commette un errore iniziale: noi siamo abituati a pensare alla ruota solo come mezzo di trasporto per macchine, treni e simili, ma esistono molti altri usi di questa forma che molti filosofi definiscono perfetta.

Pensate per esempio agli ingranaggi, tipicamente di forma circolare, o alle pulegge per tirare su l'acqua dai pozzi, o ai rotori degli aerei. Un mondo senza ruote sarebbe un mondo più disunito, meno globale e molto più grande per tutti.

Focus ha provato a immaginarsi un mondo moderno senza la ruota, e le conclusioni alle quali si arriva potrebbero sorprendervi.

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Come sarebbe il mondo se la ruota non fosse stata inventata?
Avete mai provato ad immaginare un mondo senza la ruota? Questa invenzione non è sempre esistita nella storia dell'umanità, ma gli uomini erano comunque stati in grado di colonizzare l'intero mondo. Tuttavia, spesso si commette un errore iniziale: noi siamo abituati a pensare alla ruota solo come mezzo di trasporto per macchine, treni e simili, ma esistono molti altri usi di questa forma che molti filosofi definiscono perfetta. Pensate per esempio agli ingranaggi, tipicamente di forma circolare, o alle pulegge per tirare su l'acqua dai pozzi, o ai rotori degli aerei. Un mondo senza ruote sarebbe un mondo più disunito, meno globale e molto più grande per tutti. Focus ha provato a immaginarsi un mondo moderno senza la ruota, e le conclusioni alle quali si arriva potrebbero sorprendervi.
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La civiltà sarebbe esistita lo stesso
Prima di tutto sfatiamo un mito: la civiltà umana sarebbe, ed è, esistita anche prima dell'invenzione della ruota. L'archeologa statunitense Kris Hirst infatti ha affermato che, ad esempio, le Americhe sono state colonizzate dall'uomo a partire da 20.000 anni fa, e in generale quasi tutte le zone del pianeta erano già abitate prima dell'invenzione di questo strumento, utile per gli spostamenti solo assieme a un'altra invenzione, ovvero l'asse.
La prima ruota non è stata inventata per gli spostamenti 
Secondo gli studiosi, la prima ruota intesa come cerchio che ruota attorno a un asse fisso non era stata pensata specificamente per i trasporti. Circa 5500 anni fa, infatti, era impiegata per modellare l'argilla col tornio da vasaio. Questo nuovo strumento fu fondamentale per l'umanità, che imparò la fabbricazione rapida di contenitori e oggetti di una forma precisa. Da qui a pensare di utilizzarla per i movimenti, poi, il passo fu davvero breve.
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La ruota da sola è un'invenzione inutile per gli spostamenti
Questa è una delle più grandi spiegazioni del perchè i conquistadores spagnoli affrontarono un popolo che non utilizzava le ruote per spostarsi. La ruota infatti veniva usata come mezzo di trasporto, prima del motore, solamente grazie alla presenza di animali da traino. La combinazione di ruote e animali da traino fu fondamentale per la storia umana. Nelle Americhe, i cavalli furono introdotti dai conquistatori. Nelle civiltà precolombiane gli unici animali "domestici" era capre, maiali, pecore e simili. Dunque, le ruote come trasporto non potevano essere di nessuna utilità se non utilizzate attraverso la forza umana (parliamo di schiavitù).
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Trasportare oggetti senza la ruota: solo con slitte o animali da soma
I metodi per trasportare carichi pesanti senza le ruote sarebbero, dunque, solamente slitte o animali da soma come cavalli, muli, buoi ecc. Al nord magari utilizzerebbero i cani da slitta, e i cammelli nel deserto. L'unica altra forma motrice sarebbe letteralmente l'uomo. Più semplicemente, stiamo parlando di schiavi. Una società senza ruote per spostarsi dunque correrebbe molto più il rischio di trasformarsi in una società sfruttatrice e schiavista.
Un pianeta meno globalizzato e più solo
Non basta pensare però alla fattibilità del trasporto, ma anche alla velocità di questi spostamenti. Come detto, senza ruota non esisterebbe praticamente tutta la tecnologia meccanica basata su ingranaggi (ne riparleremo), e dunque gli spostamenti tra luoghi diversi sarebbe quasi impossibile. La lentezza e la difficoltà negli scambi commerciali e culturali avrebbe provocato anche una maggiore differenza tra i popoli del mondo, come per esempio successe coi nativi americani, dove le tribù avevano pochissimi contatti tra di loro. 
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Entroterra più disabitato: le popolazioni vivrebbero vicino all'acqua
In assenza della ruota, infatti, la stragrande maggioranza dell'umanità vivrebbe vicino al mare o a fiumi navigabili, e queste diventerebbero le nuove autostrade e superstrade (un esempio tipico sono alcune popolazioni del sud-est asiatico, che ancora oggi si spostano in questo modo). Ma non è tutto: l'acqua come centro degli spostamenti avrebbe finito per favorire altri popoli rispetto a quelli dominanti attualmente, come fenici e vichinghi. Questo dunque avrebbe potuto causare uno squilibrio totale del potere, e portare alla formazione di un mondo profondamente diverso da quello attuale.
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Ruote e natura
Alcuni evoluzionisti si sono posti una domanda molto interessante: perchè in natura non esistono piante o animali dotati di ruote? Le ipotesi sono sostanzialmente due. Prima di tutto, una ruota esterna al corpo dovrebbe comunque essere collegata all'organismo tramite legamenti, nervi ecc. Va da se, che una cosa del genere sarebbe davvero difficile e stravolgerebbe tutto l'apparato, sia animale che vegetale, dato che queste ruote dovrebbero appunto girare. In secondo luogo, delle "ruote umane" necessiterebbero di superfici principalmente piane, e sulla terra queste zone non sono tante. Sarebbe stata, dunque, una scelta evoluzionistica del tutto folle.
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Anche la storia di potere sarebbe molto diversa 
Detto che probabilmente i popoli navigatori sarebbero emersi come i veri dominatori del mondo (molto più di quello che sono state, per esempio, Venezia e Genova), anche altri mondi non sarebbero potuti esistere nel modo in cui li conosciamo. Per esempio, l'Impero romano basò gran parte dei suoi successi sulla rapidità di trasporto delle sue truppe dal una parte all'altra del campo di battaglia, ma anche in diverse regioni e zone.
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La rivoluzione industriale dell'Ottocento non ci sarebbe stata
La maggior parte delle raffinate tecnologie che uscirono dalle rivoluzioni industriali Ottocentesche non ci sarebbero state. Per esempio, i primi motori a vapore per l'estrazione dei minerali erano basati sulle ruote. O anche i primi propulsori per le navi a vapore. Il concetto stesso di elica, (sia per navi che per aerei), una ruota che si avvita su se stessa, non sarebbe mai venuto alla luce. Altre cose non sarebbero mai essere realizzate, parlando di trasporti. Pensiamo per esempio al canale di Panama o al canale di Suez, scavati tutti in modo meccanico, sebbene con l'ausilio di manodopera.
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Neanche le città così come le conosciamo ci sarebbero 
Dunque, abbiamo capito che gli spostamenti sarebbero ancora possibili, seppure lenti, ma le costruzioni in verticale sarebbero invece solo fantascienza. Ascensori, pulegge, tiranti ecc. sono basati sul concetto di ruota. Costruire un edificio più alto di 2-3 piani, dunque, sarebbe impossibile. Addio grattacieli, per esempio. Ricordiamo, giusto per curiosità, che la nascita dell'ascensore (soprattutto quello con freno di sicurezza) è stato presentato all'Esposizione Universale di New York, e ha dato un impulso enorme all'espansione della Grande Mela
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Altre cose che senza la ruota non esisterebbero 
Pensiamo per esempio alla produzione di energia elettrica, che richiede nella maggior parte dei casi enormi turbine, che non sono altro che grandi ruote. In caso di questa mancanza, si ricorrerebbe ancora o ai cavalli o agli schiavi. Ne conviene che le nostre città sarebbero ancora invase dagli animali, con conseguenze, per esempio, sulla salute pubblica. Pensate inoltre ancora agli ingranaggi, semplici ruote che girano su un perno o un'asse. O ancora l'astrolabio, usato anticamente dai marinai per seguire la rotta. O l'orologio, formato da tanti piccoli ingranaggi a ruota (misureremmo il tempo, dunque, con la clessidra o la meridiana). O anche il cronometro marino, alla base del preciso calcolo delle latitudini. 
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