Il 'Rapporto 2023 sulla libertà sulla religiosa nel mondo', presentato dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), lancia un nuovo allarme, molto serio, sulla libertà religiosa nel mondo dove, in un Paese su tre, non sarebbe rispettata.
Stando ai dati emersi nel Rapporto Acs, tra le 61 nazioni dove, in pratica, non esiste ancora il totale diritto di seguire la propria fede privata, 49 sono quelli in cui è il governo a perseguitare i propri cittadini per motivi religiosi, con una considerazione scarsa o nulla da parte della comunità internazionale.
Come spiega il direttore di Acs-Italia, Alessandro Monteduro, “la persecuzione è peggiorata, e l'impunità dei persecutori è più diffusa". Nello specifico, guardando i dati, si nota come la situazione sia peggiorata in 47 Paesi, ed è migliorata solo in nove di quelli presi in considerazione.
Il 'Rapporto 2023 sulla libertà sulla religiosa nel mondo', presentato dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), lancia un nuovo allarme, molto serio, sulla libertà religiosa nel mondo dove, in un Paese su tre, non sarebbe rispettata.
Stando ai dati emersi nel Rapporto Acs, tra le 61 nazioni dove, in pratica, non esiste ancora il totale diritto di seguire la propria fede privata, 49 sono quelli in cui è il governo a perseguitare i propri cittadini per motivi religiosi, con una considerazione scarsa o nulla da parte della comunità internazionale.
Come spiega il direttore di Acs-Italia, Alessandro Monteduro, “la persecuzione è peggiorata, e l'impunità dei persecutori è più diffusa". Nello specifico, guardando i dati, si nota come la situazione sia peggiorata in 47 Paesi, ed è migliorata solo in nove di quelli presi in considerazione.
Problema che esiste anche in Europa. Citando come esempio episodi accaduti in Finlandia, Canada e nel Regno Unito, il rapporto denuncia anche i crescenti limiti alla libertà di pensiero, coscienza e religione nei Paesi che appartengono all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. L'Occidente è passato da un clima di persecuzione educata a una diffusa cultura dell'annullamento.
Sempre il direttore di Acs spiega il pericolo, nel mondo, per le comunità religiose minoritarie, dato che "sono a rischio estinzione a causa di una combinazione di azioni terroristiche, attacchi al patrimonio culturale e misure più subdole come la proliferazione delle leggi anti-conversione, la manipolazione delle regole elettorali e le restrizioni finanziarie. Ci sono tuttavia anche casi di comunità religiose maggioritarie perseguitate, come in Nicaragua e Nigeria".
Uno dei Paesi con il maggior rischio per la libertà religiosa, senza contare Africa, Cina e Corea del Nord, è l'India, secondo il rapporto Acs, un Paese nel quale i livelli di persecuzione stanno rapidamente crescendo. Gli episodi di conversioni religiose forzate, rapimenti e violenze sessuali restano per lo più impuniti e ignorati dalle forze dell'ordine e dalle autorità giudiziarie locali anche in Pakistan, dove giovani cristiane e indù vengono spesso rapite e sottoposte a matrimoni forzati.