SCIENZA

Cos'è il trapianto di mitocondri e come potrebbe essere utile in futuro

Cercare di avere sempre più organi a disposizione per i trapianti è una delle sfide del futuro. È per questo motivo che si stanno trovando strade alternative, come il trapianto di mitocondri.

Classificata come medicina rigenerativa, il trapianto di mitocondri è al centro di una recente ricerca condotta dall’Università di Torino e la Wake Forest University di Winston Salem e pubblicata su 'Annals of Surgery', che l’ha applicato su cellule renali danneggiate.

La ricerca sembra aver prodotto dei risultati incoraggianti, dimostrando che il trapianto di mitocondri, in questo caso, sarebbe stato utile per aumentare l’energia cellulare e limitare lo stress del danno.

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Il trapianto di mitocondri
Cercare di avere sempre più organi a disposizione per i trapianti è una delle sfide del futuro. È per questo motivo che si stanno trovando strade alternative, come il trapianto di mitocondri. Classificata come medicina rigenerativa, il trapianto di mitocondri è al centro di una recente ricerca condotta dall’Università di Torino e la Wake Forest University di Winston Salem e pubblicata su 'Annals of Surgery', che l’ha applicato su cellule renali danneggiate. La ricerca sembra aver prodotto dei risultati incoraggianti, dimostrando che il trapianto di mitocondri, in questo caso, sarebbe stato utile per aumentare l’energia cellulare e limitare lo stress del danno.
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La ricerca
Basandosi sui primi dati incoraggianti raccolti dall’Università di Torino, la Wake Forest ha poi fatto un passo avanti dimostrando che se un rene compatibile con il rene umano viene danneggiato, l’iniziazione diretta di mitocondri all’interno dell’arteria consente di riparare il danno subito e attivare dei segnali di ripresa funzionale.
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Perché i mitocondri sarebbero fondamentali
Perché ci si starebbe concentrando proprio sui mitocondri? Perché questi rappresentano la fonte di energia delle cellule ed è ormai virtualmente dimostrato che tutte le malattie sono legate ad un danno mitocondriale.
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Una ricerca che ha un precursore
L’utilizzo del trapianto di mitocondri per ripristinare lo stato di salute di un organo danneggiato non è una novità di questi tempi. Il primo a sperimentare in tal senso è stato il professor James McCully, che aveva già dimostrato come la somministrazione di mitocondri potesse essere funzionale in tal senso. La strada è ancora lunga ma il percorso sembrerebbe essere tracciato.
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L'alta richiesta di organi
Per un utilizzo nel breve termine, si ipotizza che il trapianto di mitocondri potrebbe essere molto utile per il trapianto di organi solidi. Per capire quanta necessità vi sia di organi da trapianti, basta pensare che negli Stati Uniti, nel 2022, ne sono stati effettuati circa 43.000 a fronte di una lista di attesa di 120.000 pazienti.
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