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L'incubo delle microplastiche: anche il mar glaciale Artico ne è pieno
L'uomo si sta proprio impegnando ferocemente per distruggere il pianeta Terra, e infatti ci sta riuscendo davvero molto bene. Un nuovo studio ha confermato la presenza di microplastiche anche in una delle regioni più remote del pianeta, il mar glaciale Artico.
L'inquinamento da microplastiche non causa problemi solamente alla fauna marina che dipende dal mare per il proprio sostentamento, ma negli ultimi anni sta entrando anche nella catena alimentare dell'uomo, con serie ripercussioni sulla salute e su quello che mangiamo tutti i giorni.
Basti pensare che I ricercatori hanno analizzato l'acqua marina e i sedimenti nella parte occidentale del mar glaciale Artico, che costituisce il 13 per cento della sua area totale. Solo in questa zona, hanno calcolato che nell'acqua, nel ghiaccio marino e negli strati di sedimenti formati a partire dagli anni Trenta si sono accumulate 210 mila tonnellate di microplastiche.
Le microplastiche nel mar glaciale Artico
L'uomo si sta proprio impegnando ferocemente per distruggere il pianeta Terra, e infatti ci sta riuscendo davvero molto bene. Un nuovo studio ha confermato la presenza di microplastiche anche in una delle regioni più remote del pianeta, il mar glaciale Artico. Il gruppo di ricerca ha notato che la contaminazione da microplastiche nel Mar Glaciale Artico è aumentato in modo proporzionale e assieme alla crescita della produzione di plastica che oggi è pari un miliardo di tonnellate.
Di Oregon State University - https://www.flickr.com/photos/oregonstateuniversity/21282786668/, CC BY
210.000 tonnellate di microplastiche solo nella parte occidentale
Lo studio è stato condotto analizzando sia l'acqua marina che i sedimenti nella zona occidentale del mar glaciale Artico (circa il 13% della superficie del mare è stata analizzata). Solo in questa piccola porzione, è stato calcolato che nell'acqua, nel ghiaccio marino e negli strati di sedimenti formati a partire dagli anni Trenta si sono accumulate 210 mila tonnellate di microplastiche.
Di Wofratz - Opera propria, CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=588255
Lo studio pubblicato su 'Science Advances'
Lo studio è stato pubblicato una settimana fa sulla rivista scientifica 'Science Advances'. I ricercatori hanno trovato ben 19 tipi di polimeri sintetici, presenti in tre forme distinte (ovvero frammenti, fibre e placche), in cui rientrano una enorme quantità di microplastica, che comprende frammenti di bottiglie, sacchetti rotti e microfibre di capi di abbigliamento sintetico.
Di Translator: Bukkia - Cia's World Factbook, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w
Un problema che è destinato a peggiorare
Seung-Kyu Kim, scienziato del mare dell'Università di Incheon e autore principale del nuovo studio, ha dichiarato, a 'US Wired': “L'immissione di microplastiche nell'Artico è aumentata in modo esponenziale negli ultimi decenni, con un tasso di incremento annuale del 3 per cento. Secondo le previsioni, la produzione di massa di plastica, con un aumento annuo dell'8,4 per cento, unita a sistemi inefficienti di gestione dei rifiuti, aumenterà ulteriormente il carico di plastica che entra nell'oceano nei prossimi decenni, e quindi la plastica che entra nell'Artico aumenterà proporzionalmente".
Di Martin Wagner et al. - Wagner et al.: Microplastics in freshwater ecosystems: what we know and wh
L'aumento della produzione si riflette sull'ambiente
Lo studio ha dimostrato un fatto davvero importante per le politiche di contenimento delle microplastiche, dimostrando, una volta per tutte, che "qualsiasi aumento della produzione si riflette sull’ambiente E man mano che verranno alla luce ulteriori ricerche sull'esposizione umana, credo che l'aumento si vedrà anche nel corpo umano", afferma Steve Allen, ricercatore sulle microplastiche presso l'Ocean Frontiers Institute.
Di Brocken Inaglory. - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=
Come arrivano le microplastiche nel mar glaciale Artico
Una ricerca del 2019 intitolata “Microplastics Are Blowing Into the Pristine Arcticha” ha trovato circa 14mila microplastiche per litro di neve artica, che sono arrivate nella regione trasportate dalle città europee. Tuttavia le microplastiche arrivano nel mare l'Artico pure dal mare: per esempio lavando i vestiti, si staccano centinaia di migliaia o anche milioni di fibre sintetiche, che dopo essere state trattate finiscono nell’oceano. Le correnti dunque portano le microplastiche fino all'Artico, dove infine vengono intrappolate nei sedimenti.
Di Clandon haverford - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=
Si continua a chiedere un trattato alle Nazioni Unite
La comunità scientifica, oltre agli ambientalisti, continuano a chiedere alle Nazioni Unite un trattato che imponga la diminuzione della produzione di plastica nel prossimo futuro. Questa è una soluzione che potrebbe funzionare veramente. Alcuni ricercatori si sono accorti che, nonostante il livello di microplastiche sia aumentato negli ultimi 20 anni, questi aumenti hanno oscillato tra il 1990 e il 2005, forse a causa dell'efficacia di un accordo internazionale del 1988 che limitava l'inquinamento da plastica delle navi.
Gallerie di arte collezioni private
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Computer tablet e gadget tecnologici
14/06/2024
I quattro principali diritti dei consumatori sono: diritto alla sicurezza dei prodotti, a una completa informazione, a una libera scelta e a essere ascoltati. Spesso invece, specialmente nelle transazioni online, non tutto è chiaro come dovrebbe, e si corre spesso il rischio di incorrere in truffe.
E-mail sospette, link casuali, informazioni false, siti web falsi: queste e molte altre cose minano la nostra sicurezza informatica, come anche password obsolete e la poca attenzione dei consumatori. Il fenomeno delle truffe online è molto più diffuso di quanto si pensi, e ogni anno sono centinaia di migliaia le vittime nel mondo.
Esistono però delle semplicissime linee guida per potersi difendere al meglio. Niente di complicato, solo alcuni comportamenti da seguire se si vuole navigare più in sicurezza. Ecco dunque alcuni consigli su come armarsi contro le truffe online.
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12/06/2024
Il sito neolitico di Stonehenge, si trova a pochi km da Salisbury, in Inghilterra. Formato da enormi pietre, si crede fosse stato, nell'antichità, un osservatorio astronomico, con un significato particolare nel solstizio e nell'equinozio.
Nello specifico si tratta di enormi megaliti posizionati in forma circolare, sormontate da altrettanto enormi architravi di collegamento. La posizione attuale delle pietre è il risultato di un massivo restauro che si è svolto nella prima parte del XX secolo.
Tutt'oggi gli storici e gli scienziati rimangono dibattuti sul suo reale significato. Inserito nei siti protetti dall'Unesco, oggi è una meta turistica molto affollata. I miti dietro a questo luogo, anche nel 2023, si sprecano.