ARTE E CULTURA

Orologio dell'apocalisse: ecco perché dobbiamo temerlo

É arrivato l'aggiornamento annuale dell'orario del Doomsday Clock, detto anche orologio dell'Apocalisse. E mai come questa volta le lancette dei secondi sono vicine alla mezzanotte, orario che metaforicamente simboleggia il momento in cui un qualsiasi evento (catastrofi naturali, guerre, minacce biologiche) assume delle dimensioni tali da poter potenzialmente infliggere danni irrevocabili all'umanità.

Si tratta ovviamente di un orologio simbolico, una metafora nata non per terrorizzare le persone, bensì per sensibilizzarle sulle questioni che mettono a rischio il nostro pianeta e l'umanità stessa, come ad esempio la minaccia nucleare o il cambiamento climatico.

L'aggiornamento del 2023, avvenuto a gennaio, tuttavia non porta buone notizie e ciò ci deve far riflettere. Ma ecco, nello specifico, cos'è il Doomsday Clock.

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Il Doomsday Clock non è mai stato così vicino all'ora dell'apocalisse
È arrivato l'aggiornamento dell'orario del Doomsday Clock, detto anche orologio dell'Apocalisse. E mai come questa volta le lancette sono vicine alla mezzanotte, orario che metaforicamente simboleggia il momento in cui un evento (catastrofi naturali, guerre, minacce biologiche) assume delle dimensioni tali da poter potenzialmente infliggere danni irrevocabili all'umanità. Si tratta, ovviamente, di un orologio simbolico, una metafora nata non per terrorizzare le persone, bensì per sensibilizzarle sui problemi che mettono a rischio il nostro pianeta e l'umanità, come ad esempio la minaccia nucleare o il cambiamento climatico. L'aggiornamento del 2023, avvenuto a gennaio, tuttavia non porta buone notizie e ciò ci deve far riflettere. Ma ecco, nello specifico, cos'è il Doomsday Clock.
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Quando è nato il Doomsday Clock?
Il Doomsday Clock è nato nel 1947, su iniziativa degli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists dell'Università di Chicago, una rivista che tratta temi legati alla sicurezza globale e alla politica pubblica. Questi scienziati decisero di realizzare un orologio che simboleggiasse l'impegno della comunità scientifica e dei fondatori della rivista per informare il pubblico e i leader politici mondiali riguardo al pericolo delle armi nucleari.
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Come funziona nello specifico del Doomsday Clock?
Il Doomsday Clock misura metaforicamente la distanza da una potenziale fine del mondo. La mezzanotte rappresenta il momento dell'apocalisse, mentre i minuti precedenti simboleggiano la distanza ipotetica da tale evento. Originariamente, la mezzanotte rappresentava unicamente la guerra atomica, mentre dal 2007 si riferisce a qualsiasi evento che può minacciare l'umanità. L'orologio non viene regolato in tempo reale rispetto agli eventi del momento: la decisione di muovere le lancette spetta allo Science and Security Board del Bulletin of the Atomic Scientists, che sposta i minuti di distanza dalla mezzanotte solitamente tra metà e fine gennaio.
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Il Doomsday Clock non è sempre stato vicino alla mezzanotte
Al momento della sua creazione, durante la Guerra Fredda, l'orologio fu impostato alle ore 23:53, 7 minuti prima della mezzanotte: da allora, le lancette sono state spostate 23 volte. Il punto di massima distanza è stato di 17 minuti, tra il 1991 e il 1995: nel 1991, infatti, terminò la Guerra Fredda e venne firmato il trattato di riduzione delle armi strategiche, con l'obiettivo di provare a garantire la pace mondiale. Il 2023, invece, rappresenta il momento più critico da quando è stato inventato il Doomsday Clock. 
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Le lancette del Doomsday Clock sono arrivate a un minuto e 30 secondi dalla mezzanotte. 
Mancano solo 90 secondi alla mezzanotte: questo è l'avvertimento lanciato dal Bulletin of the Atomic Scientists. Ciò, ovviamente, non significa che siamo vicini alla fine del mondo nel vero senso della parola: non si può, tuttavia, ignorare le difficili condizioni nelle quali viviamo oggi. In particolare, a spingere le lancette così vicine all'ora "X" sono due motivi. Il primo motivo è ovviamente l'intensificarsi del conflitto in Ucraina, il secondo è rappresentato invece dai possibili effetti della sempre più consistente crisi climatica (senza dimenticare la minaccia biologica legata alla pandemia). Rachel Bronson, presidente del Bulletin of the Atomic Scientists, ha confermato che l'orario del Doomsday Clock rispecchia il complicato momento in cui stiamo vivendo: Bronson si augura comunque che le istituzioni politiche possano ritrovare la via del dialogo per riportare quanto più possibile indietro le lancette dell'orologio. 
01/01/1970
01/01/1970
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