SCIENZA
I figli maggiori sono davvero i più intelligenti? I risultati della ricerca
Il dibattito sull'influenza dell'ordine di nascita sui risultati cognitivi dei bambini è sempre stato oggetto di interesse e speculazione.
Ma sono i figli maggiori sono davvero i più intelligenti? Un recente studio ha cercato di rispondere a questa domanda, gettando luce sul legame tra l'ordine di nascita e le capacità cognitive. La ricerca ha rivelato risultati sorprendenti che potrebbero sfidare le convinzioni comuni.
Mentre molti credono che i primogeniti siano dotati di un vantaggio intellettuale, questa ricerca mette in discussione tale affermazione e fornisce un'analisi approfondita delle dinamiche familiari e della genitorialità che potrebbero influenzare lo sviluppo cognitivo dei bambini. (fonte: Journal of Human Resources)
I figli maggiori sono davvero i più intelligenti? I risultati della ricerca
Il dibattito sull'influenza dell'ordine di nascita sui risultati cognitivi dei bambini è sempre stato oggetto di interesse e speculazione. Ma sono davvero i bambini più grandi i più intelligenti? Un recente studio ha cercato di rispondere a questa domanda, gettando luce sul legame tra l'ordine di nascita e le capacità cognitive. La ricerca ha rivelato risultati sorprendenti che potrebbero sfidare le convinzioni comuni. Mentre molti credono che i primogeniti siano dotati di un vantaggio intellettuale, questa ricerca mette in discussione tale affermazione e fornisce un'analisi approfondita delle dinamiche familiari e della genitorialità che potrebbero influenzare lo sviluppo cognitivo dei bambini. (fonte: Journal of Human Resources)
Il primogenito è avvantaggiato
Uno studio recente pubblicato sul Journal of Human Resources ha evidenziato un interessante fenomeno riguardante l'ordine di nascita dei figli e il loro sviluppo cognitivo. Secondo la ricerca, i primogeniti superano i loro fratelli minori nei test cognitivi sin dalla prima infanzia. Questo vantaggio sembra derivare dal tipo di genitorialità che i primi figli sperimentano rispetto ai successivi.
Il secondogenito riceve meno attenzioni
Secondo Jee-Yeon K. Lehmann, economista presso l'Analysis Group di Boston e coautore dello studio, i genitori alle prime esperienze tendono ad essere più attenti e consapevoli delle loro interazioni e degli investimenti fatti per il primogenito. Al contrario, con l'arrivo dei figli successivi, i genitori tendono a rilassarsi maggiormente e a concentrarsi meno su ciò che potrebbero considerare bisogni non essenziali per i loro figli.
Maggiore stimolazione mentale
Sebbene i genitori possano amare e prendersi cura di tutti i loro figli allo stesso modo, sembra che i primogeniti ricevano una maggiore stimolazione mentale. Questo perché essi beneficiano dell'attenzione totale di entrambi i genitori e dell'ansia tipica dei neo-genitori. Al contrario, i figli nati successivamente tendono a ricevere meno tempo e investimenti da parte dei genitori, come dimostrato dalla minore lettura di storie o dall'insegnamento di concetti base come l'alfabeto.
Maggiore fiducia in sé stessi e di migliori prestazioni accademiche
Secondo la ricerca basata sui dati del National Longitudinal Survey of Youth, questo cambiamento nel modo di genitorialità non sembra influenzare l'atteggiamento o la personalità dei bambini. Tuttavia, si è rilevato che i primogeniti godono di una maggiore fiducia in sé stessi e di migliori prestazioni accademiche rispetto ai loro fratelli o sorelle più giovani. In effetti, i figli maggiori vantano un leggero vantaggio di un punto o due di Quoziente d'Intelligenza (QI), hanno maggiori probabilità di aspirare a posizioni di leadership come amministratori delegati o politici (+30%) e hanno maggiori probabilità di voler proseguire gli studi rispetto ai loro fratelli minori (+7%).